Scuola responsabili del 13 novembre 2015
23 Novembre 2015 | 1.902 visite |
La serata di scuola responsabili di venerdì 13 novembre 2015 ha visto l’intervento di mons. Martino Canessa. E’ stata una grande gioia per il cospicuo numero di cursillisti presenti. Il tema della serata era il Sacramento della Cresima e una riflessione sullo Spirito Santo. Il Vescovo emerito ha parlato per più di un’ora, ma per tutti i presenti il tempo è davvero volato. Le sue parole sono state profonde, ma ci sta a cuore, più che riferire i contenuti del suo intervento, sottolineare gli stimoli spirituali che i presenti hanno ricevuto da una serata di vera grazia.
Sarebbe limitativo segnalare alcune frasi, non avendo la possibilità di riportare integralmente l’intervento. Ci piace invece sottolineare come abbia saputo sviluppare un tema a sfondo teologico e di catechesi con un taglio molto vicino al carisma del Cursillo. Ai contenuti spirituali, infatti, sono state affiancate numerose vivenze personali. L’esposizione è stata molto vivace e tutti i presenti hanno ascoltato con una silenziosa, attenta e profonda partecipazione, segno che ciascuno si sentiva in prima persona coinvolto da quelle parole che ci hanno portato a riscontrare la presenza dello Spirito Santo e della sua azione nei fatti concreti della nostra vita. Questo è il cuore del carisma del Cursillo, che ci spinge a dare sempre spazio a quel “TREPPIEDI” (pietà, studio, azione) che caratterizza la nostra quotidianità.
Siamo stati richiamati ad avere una grande fiducia nell’azione dello Spirito che sempre opera nelle nostre quotidiane situazioni di vita, non solo nelle nostre “pratiche” religiose. Certo, come in tanti riferimenti alla Parola di Dio che mons. Canessa ha fatto, possiamo riconoscere che molto del bene che vediamo intorno a noi, sia che ne siamo destinatari, sia che ne siamo collaboratori, può dare i suoi frutti tanto più abbondanti, quanto più rinunciamo a sentirci noi protagonisti e artefici di quel bene.
Un richiamo forte è stato quello al rispetto della sensibilità e della spiritualità delle persone che avviciniamo. Il calore umano che dobbiamo portare nei nostri contatti di vicinanza e di amicizia deve parlare della nostra fede e della vicinanza di Gesù a tutti gli uomini, più che delle riflessioni che a volte ci viene voglia di fare. Insomma, lasciare entrare davvero le Spirito dentro di noi e vivere le relazioni umane con slancio e amicizia.
Ci è sembrato di capire che anche Mons. Canessa sia stato molto contento di poter condividere una serata nell’autentico spirito del Cursillo, che in tante occasioni ha dimostrato di volerci sollecitare a tenere sempre vivo nei nostri cuori e nelle nostre pratiche religiose.