Messa del mandato
7 Aprile 2023 | 785 visite |
Lunedì 27 marzo per il Cursillos di Cristianità rimarrà una data importante, un momento di gioia e di speranza, desiderato e preparato da molto tempo, una rampa di lancio, dopo le difficoltà dovute alla pandemia come ha sottolineato Cristina Spinolo, la nostra coordinatrice, salutando il nostro vescovo Mons. Guido Marini. La sua presenza ha reso i membri del Cursillo ancora più consapevoli dell’impegno assunto per portare l’annuncio del Vangelo a chi sarà presente alle “tre giorni”, che si terranno a maggio (dal 4 al 7 per le donne e dall’11 al 14 per gli uomini). La Santa Messa, celebrata nella chiesa di “Maria Regina”, è stata un momento di preghiera per affidare al Signore non solo chi si è reso disponibile per organizzare questi momenti di riflessione e di ricerca, ma anche chi vorrà partecipare. Carlo Debenedetti, coordinatore territoriale, ha ricordato che il Santo Padre ha sottolineato come sia importante la corresponsabilità tra sacerdoti e laici, ognuno con i propri carismi. Nel Cursillo siamo chiamati a testimoniare con la vita e con l’amicizia la nostra appartenenza a Dio ricordandoci che esso ricordandoci è al servizio del Vescovo e della Diocesi. Prima di iniziare la Celebrazione Eucaristica tutti i presenti hanno consegnato le proprie “intendenze”, cioè gli impegni personali di preghiera, di carità che si offrono al Signore, perché sostenga quanti parteciperanno al cammino di fede. Anche il Vescovo ha voluto consegnare la sua intendenza, gesto che ha commosso i cursillisti, invitati da lui a fare proprio ciò che avevano ripetuto nel Salmo responsoriale: “Con te Signore, non temo alcun male”.
“Dio sa che ogni tanto il timore è nel nostro cuore ed è per questo che ci invita continuamente a non temere a non avere paura, – ha detto il vescovo- perché è dalla nostra parte, è per noi e con noi e dobbiamo chiedere la grazia di non temere e di credere al suo amore che dà gioia, che non ci abbandona mai.”
Il brano del vangelo, in cui si narra della peccatrice salvata dalla lapidazione, ha permesso di capire come il Signore ama: si china davanti alla donna come a raggiungere la polvere in cui si trova l’uomo e scrivere le sue sono parole di perdono.
Dio è lì dove c’è dolore, ha spiegato Mons. Marini, dove c’è peccato, pronto a salvare l’uomo con il suo amore. Non deve temere di farlo entrare nella propria vita, perché lui ama tutti e il suo amore raggiunge ciascuno, per la pienezza di vita. Questo è l’annuncio al quale siamo chiamati noi Cursillisti, da portare a tutti coloro che incontrano sul proprio cammino, mentre la bellezza di Dio deve risuonare nelle labbra, negli occhi. Così, quando a maggio ci sarà l’annuncio, risuonerà forte il sì all’amore di Dio.
Gli intervenuti faranno tesoro delle parole affettuose del vescovo e, confortati dalla sua presenza, continueranno a lavorare per essere strumenti credibili e fedeli nelle mani di Cristo.
Stefania